Il gruppo di consiglieri di Cultura e Professione sta lavorando per l’introduzione, tra le forme di assistenza, del sostegno alla paternità.
Si tratterebbe di una novità assoluta per il nostro Paese in cui, a differenza delle altre nazioni europee, la legislazione nazionale non prevede nessuna forma di tutela e sostegno per chi diventa padre se non in casi eccezionali come la morte o grave infermità della madre.
La nostra iniziativa mira a riconoscere l’importanza affettiva ed emotiva della figura paterna e del diritto/dovere dei padri di astenersi dal lavoro per essere vicini a tempo pieno al bambino e alla mamma nelle prime e più delicate fasi di formazione del legame affettivo e di riorganizzazione familiare che conseguono alla nascita di un figlio.
Siamo fortemente convinti che l’approvazione della nostra proposta oltre a rappresentare un concreto sostegno per i colleghi in un momento così importante del proprio ciclo di vita, possa contribuire anche a sollevare un dibattito a livello nazionale sul riconoscimento del sostegno alla paternità anche per i padri non-psicologi che allinei l’Italia alle più evolute normative europee.