Il Bilancio consuntivo 2011 dell’ENPAP è stato approvato dalla maggioranza AUPI. CULTURA E PROFESSIONE, che è il gruppo di minoranza più numeroso, ha votato CONTRO l’approvazione.
Sono soprattutto tre le ragioni che hanno sostenuto il voto contrario di Cultura e Professione.
Motivo n.1: le modalità di realizzazione degli investimenti immobiliari. L’acquisto dell’immobile di Via Della Stamperia, è avvenuto con modalità che lasciano profondi dubbi sulla trasparenza delle procedure adottate. La scelta di investire in campo immobiliare poteva avere una ragione d’essere in una situazione di mercato finanziario instabile. Ma la plusvalenza di 18 milioni realizzata attraverso il ricarico operato sul prezzo di vendita all’ENPAP rende l’operazione inaccettabile. E’ ancora più grave, inoltre, il fatto che il Presidente e l’AUPI non abbiano accettato le richieste di C&P volte a rivedere le more del contratto di compravendita nel tentativo di annullare il contratto e di non lasciare nulla di intentato per la salvaguardia dell’ENPAP.
Motivo n.2: i bilanci dei fondi in cui sono investiti i soldi degli iscritti non vengono fatti circolare nemmeno tra i membri di CIG e CDA. Anche in questo il Presidente AUPI continua nella gestione di tipo privatistico, senza informare le minoranze sul suo operato..
Motivo n. 3: lo stile di gestione manca di trasparenza sia nel CiG che nel CdA.Tutte le decisioni cruciali per l’Ente vengono prese dalla componente AUPI del CDA e dal presidente e poi comunicate al CIG dove, in modo pedissequo, i consiglieri AUPI le approvano. Le informazioni arrivano in modo tardivo o non arrivano affatto. Non c’è dibattito, non c’è democrazia, non c’è trasparenza. E questo vale anche per il Bilancio consuntivo 2011. Il trionfalismo da parte dell’AUPI è a dir poco fuori luogo, il bilancio consuntivo 2011 non poteva essere votate favorevolmente, perché comprende la plusvalenza di 18 milioni di euro.