1. Aggiornamento dello Statuto e dei Regolamenti. Molte delle proposte che presentiamo sono immediatamente fattibili, altre lo sono a medio termine poiché necessitano di un propedeutico cambiamento dello Statuto o di regolamenti di ENPAP.
2. Trasparenza al 100% degli emolumenti e delle spese di rimborso percepiti da ogni singolo Consigliere, da pubblicare nell’area riservata.
3. Incompatibilità di doppie cariche negli Ordini e nell’ENPAP. Sono a nostro parere da considerare incompatibili le cariche istituzionali negli Ordini (Presidente, Vice Presidente, Segretario e Tesoriere) con la partecipazione agli Organi di ENPAP.
4. Incremento dei servizi on-line, della comunicazione con gli iscritti, semplificazione delle procedure, potenziamento dell’orario dell’assistenza telefonica.
5. Accesso a un sistema illustrativo di calcolo della propria pensione.
6. Trasparenza al 100% degli atti di tutti gli organi dell’Ente, pubblicazione dei verbali oltreché dei Gruppi di Lavoro del CIG, delle Commissioni del CDA.
7. Spending review per ridurre i costi di gestione dell’Ente a cominciare da quelli dei consiglieri degli Organi dell’ENPAP, che nell’insieme costano un’enormità. Pensiamo, solo per fare un esempio, ad un riconoscimento economico chiaro che colleghi sempre più gli emolumenti all’effettiva partecipazione al proprio ruolo di Consigliere. Ad esempio, premiare la presenza effettiva ai lavori del Consiglio e diminuire gli emolumenti indipendenti dall’effettiva partecipazione alle riunioni.
8. Rivalutazione dei montanti contributivi non solo in favore degli iscritti attivi, ma anche dei pensionati che con i nuovi regolamenti dell’ENPAP sono i soli che non usufruiscono della nuova possibilità di utilizzare gli utili di gestione per una rivalutazione del montante che superi quella stabilita per legge (sentenza ENPAIA).
9. Attivare una serie di servizi di pianificazione pensionistica anche tramite fondi integrativi.
10. Attivare forme di flessibilità della contribuzione.
11. Aliquote dedicate a specifiche necessità come l’indennità di disoccupazione in caso di perdita del lavoro.
12. Aliquota per affrontare la risoluzione del problema delle prestazioni pensionistiche al di sotto della soglia di povertà.
13. Agevolazioni mutuo prima casa e aumento delle possibilità di usufruire di mutui e finanziamenti.
14. Incentivi per la formazione in Scuole di Specializzazione, Corsi di perfezionamento e Master, affinché possa migliorare la competenza e, di conseguenza, la capacità reddituale.
15. Aliquota per l’assicurazione professionale gratuita.
16. Ampliamento dell’assistenza sanitaria integrativa per gli iscritti e loro familiari.
17. Promozione di progetti di educazione previdenziale, finanziaria e assicurativa.
18. Azioni per tutelare il nostro patrimonio dalle possibili politiche vessatorie dei Governi.
19. In sinergia con le altre istituzioni degli psicologi, Commissioni di ricerca che verifichino l’efficacia dell’intervento professionale, psicologico psicoterapeutico e nei diversi ambiti applicativi della discipline psicologiche.
20. In sinergia con le altre istituzioni degli psicologi, promuovere azioni di lobbying per valorizzare il valore civile, sociale, sanitario ed economico delle competenze professionali dello psicologo in tutte le aree applicative, incluso la psicoterapia e promuovere sempre così più opportunità lavorative.